Primi freddi: come sta la tua pancia?

Primi freddi: come sta la tua pancia?

Autunno: che stagione affascinante! Cambiano i colori intorno a noi, l’aria diventa frizzante e la natura si prepara all’arrivo dell’inverno.

Tutto bello, sì, ma non privo di insidie. Con i primi freddi, infatti, iniziano una serie di problemi per il nostro corpo che deve rapidamente adattarsi alle nuove temperature. E il cambio è molto più brusco rispetto a quello che accadrà passando dall’inverno alla primavera.

Con i primi freddi, dunque, iniziano anche i primi malesseri.

Come sta la tua pancia?

Quante volte hai sentito dire – o sperimentato – che col freddo ritornano i problemi digestivi?

Reflusso, pesantezza, gonfiori e intestino capriccioso arrivano all’improvviso a rovinarti le giornate, facendo oscillare anche il tuo peso. E a quel punto, se stai seguendo una dieta, arriva il down.

Questa ricorrenza ha una sua logica, perché insieme alle temperature esterne cambiano anche tanti equilibri interni. Ad esempio, si riduce la produzione di serotonina e dopamina, ormoni della felicità e dell’appagamento, coinvolti anche nella regolazione del tono muscolare gastroenterico.

La loro riduzione può indebolire il cardias, ovvero la valvolina che separa l’esofago dallo stomaco, favorendo il reflusso, quindi la risalita di contenuto acido fino alla bocca.

Anche lo stress gioca un ruolo cruciale: livelli costantemente alti di cortisolo e adrenalina andranno ad alterare le capacità digestive e l’assorbimento dei nutrienti.

In particolare, l’eccesso di cortisolo tende a inibire la produzione di muco gastrico, la più importante barriera naturale contro l’acido cloridrico. A effetto domino, l’alterazione della secrezione acida influirà anche sull’equilibrio acido-base di tutto l’organismo.

Purtroppo, in questo contesto di infiammazione è molto probabile che anche l’intestino faccia fatica, sia nell’assorbimento dei nutrienti che nell’eliminazione delle scorie. Quali sono gli effetti?

  • Meteorismo e dolori addominali.
  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS), con stitichezza alternata a diarrea.
  • Disbiosi intestinale, ovvero alterazione della flora batterica.

E le tue difese immunitarie?

Adesso aggiungiamo un altro tassello importante: il sistema immunitario, che risiede in gran parte proprio nell’intestino.

Le cellule immunitarie scannerizzano come dei bravi agenti ogni singola molecola che entra nel corpo, alimenti compresi. E si attiveranno se percepiscono un segnale di pericolo – come allergeni, microrganismi, sostanze tossiche – oppure lasceranno correre se rilevano molecole innocue.

Avere un sistema immunitario vigile e attivo quando serve è fondamentale, soprattutto nei periodi di influenze stagionali. La sua attività è influenzata anche dai trilioni di microrganismi che popolano il nostro intestino, in senso positivo se prevale l’equilibrio o negativo se c’è disbiosi.

In conclusione, quando le tue capacità digestive sono compromesse, potresti essere più suscettibile a infezioni, influenze e intolleranze alimentari.

Adesso passiamo alle soluzioni!

Viste le cause, adesso ti do le mie soluzioni.

Fondamentale sarà adottare delle corrette abitudini non solo alimentari ma che riguardano tutto il tuo stile di vita, per alleviare i sintomi e facilitare i processi digestivi.

  • Limita alimenti troppo caldi o troppo freddi, che creerebbero ulteriori sbalzi termici nel corpo.
  • Mangia con meno fretta, cercando di masticare meglio per incamerare meno aria e favorire l’azione degli enzimi digestivi.
  • Non abusare di alcoolici, bevande gassate e zuccherine o farmaci antinfiammatori, che vanno a irritare costantemente la mucosa gastrica.
  • Mantieniti in movimento, per facilitare la digestione e la funzionalità intestinale, riducendo anche il carico di ansia della giornata.
  • Presta attenzione al carico glicemico dei pasti, bilanciando proteine, grassi buoni e carboidrati adeguati in quantità e tipologia.
  • Riduci gli zuccheri raffinati, che creando dei picchi glicemici e insulinemici importanti, vanno ad alimentare continuamente il fuoco dell’infiammazione.

La regola del gusto: 5 consigli + 1 super regola

Scendendo nel pratico, cosa può darti in più il mio metodo? Ho per te 5 consigli fondamentali.

  1. Personalizza la scelta dei vegetali a seconda della tua tollerabilità del momento. Sicuramente la loro presenza è fondamentale perché, come spesso ti dico, sono ricchi in minerali, fibre, vitamina A e C indispensabili al nostro sistema immunitario. Tuttavia, mai come adesso va fatta una scelta oculata.
    Almeno nelle fasi iniziali, evita o limita i vegetali che fermentano di più, così come anche i legumi e i cereali integrali. Via libera a cibi “morbidi” come zucchine, valeriana o zucca, indivia, lattuga e cavolo cappuccio cotti, per la loro azione lenitiva. Bene anche i finocchi per il loro effetto anti-gas, in abbinamento a sedano e carota in pinzimonio, oppure cotti, in questo caso anche più morbidi e meglio tollerati. Tra gli amidi meglio l’avena, le patate o il riso, mentre la frutta può risultare più problematica per il contenuto di fruttosio, quindi andrà selezionata caso per caso.
  2. Inserisci ai pasti principali proteine ad alto valore biologico e facilmente digeribili, come uova, carni magre o pesce bianco. Le proteine apportano amminoacidi, quindi danno sostegno ai processi di riparazione e stimolano delicatamente le attività digestive. 
  3. Cerca di preferire modalità di cottura veloci e non laboriose. Meglio saltare in padella, aiutandoti anche con la marinatura delle carni per pre-digerirle o con spezie come zenzero, curcuma e peperoncino – se li tolleri – sfruttando le loro capacità digestive e disinfettanti. 
  4. Nelle fasi acute evita stufati, minestroni di legumi, zuppe e vellutate ricche, per il loro potere fermentativo. Lo so che vado controcorrente rispetto a quello che ti hanno sempre detto, ma si tratta di una fase iniziale. Poi, man mano, personalizzeremo la reintroduzione degli ingredienti. 
  5. Non avere paura dei grassi. Soprattutto l’olio extravergine di oliva sarà fondamentale per sfiammare e ripristinare l’equilibrio nelle membrane delle cellule intestinali. Usalo a crudo o per saltare in padella senza stare col contagocce! Bene anche la frutta secca opportunamente preparata come ti insegno, per avere un carico acidi polinsaturi e vitamine.

E infine la super regola…

Soprattutto nelle fasi acute dell’infiammazione, ricorda che “less is more”, ovvero meno è meglio! Preferisci sempre preparazioni semplici, con pochi ingredienti e di qualità, limitando i prodotti confezionati e ultra-processati, altamente infiammatori. In questo momento il tuo corpo ha bisogno di poche, chiare e semplici informazioni.

Non sai più cosa mangiare per ritrovare il tuo equilibrio?

Affidati alle mie cure, per un progetto di benessere a lungo termine.